Suggerimenti sulla generazione di artefatti con AIGC: Servizi a pagamento e gratuiti

Come già accennato, l’uso di servizi a pagamento presenta numerosi vantaggi, ma anche qualche “grosso contro“, soprattutto per un neofita che si avvicina al fascinante mondo della creazione con intelligenza artificiale (AIGC);è comunque possibile utilizzare qualsiasi piattaforma, gratuita o a pagamento, per iniziare a sperimentare con i prompt: la scelta spetta interamente alla persona.

A chi desidera liberare la propria creatività, consiglio alcune accortezze fondamentali:

  • Sperimentate su qualsiasi piattaforma, anche commerciale;spesso, le aziende offrono agli utenti registrati crediti gratuiti per generare contenuti, un incentivo per provare il servizio e, magari, acquistare un abbonamento.
  • Create una mail dedicata per tenere traccia delle attività, dei portali visitati e delle piattaforme utilizzate;questo vi aiuterà a evitare confusione e caos inutile (è solo un esempio, ma utile!).
  • Tenete presente che molte aziende basano i loro modelli, più o meno raffinati, su AI open source e può capitare che l’immagine generata risulti “simile” a quelle prodotte altrove.
  • Se un servizio a pagamento vi piace, iniziate con un piano a crediti o a breve termine (qualche mese),evitate abbonamenti annuali, anche se spesso sono più convenienti in termini di rapporto artefatti generati/costo.
  • Imparate ad usare software di manipolazione delle immagini, come GIMP,vi torneranno utili più di quanto possiate immaginare.
  • Sperimentate senza limiti qualsiasi idea vi venga in mente, ricordate che siete liberi di creare.

Va detto che esistono innumerevoli piattaforme che offrono servizi di questo tipo.

 Uno dei problemi principali, a mio avviso, è la dispersione delle informazioni: “Dove posso andare? Esiste una lista di prodotti?”. 

A tal proposito consiglio di dare un’occhiata a un portale che ha centrato il bersaglio -> Theresanaiforthat.com ,per quanto ne so, sono stati i primi a affrontare questo problema contingente;l’idea è geniale e merita apprezzamento. 

Vi suggerisco di visitarlo, anche solo per sapere che esiste: potrebbe rivelarsi molto utile in futuro.

A questo punto, qualcuno potrebbe chiedersi: “Ma io, con questa AI, cosa ci faccio?”.

 La risposta è semplice: sei tu a decidere…l’AI è solo uno strumento, come tanti altri.

Concludo con una nota dolente: una società che offre servizi AI a pagamento potrebbe cambiare i modelli utilizzati da un giorno all’altro;questo può accadere per vari motivi, ma purtroppo succede. 

Di conseguenza, potreste perdere il controllo sugli artefatti che avete sempre generato in precedenza:Per questo motivo, fate molta attenzione agli abbonamenti annuali, soprattutto se costosi.

La storia ci insegna che qualsiasi azienda può fallire, e con essa tutto ciò che offre, potrebbe svanire. 

Questo è particolarmente rilevante per chi vorrebbe trasformare questo magnifico passatempo in una professione e l’unico modo per evitarlo è l’utilizzo di API dedicate,da un certo punto di vista più performanti, se non l’utilizzo di modelli in locale, ma questa è un’altra storia.

Morale della favola: per sfruttare al meglio questi strumenti serve anche una buona dose di competenze informatiche che non è cosa da poco.

A.S