AI-Il nuovo paradigma della tecnica

Il genere umano, ancora una volta, ha sorpreso il mondo con le sue incredibili capacità immaginative. L’avvento dell’Intelligenza Artificiale Generativa (AI-G) ha posto “il primo mattone” per una nuova rivoluzione concettuale e scientifica basata sulla capacità di calcolo dei moderni supercomputer; grazie ad algoritmi che emulano il funzionamento delle cellule cerebrali (i neuroni), che possono essere aggregati in reti neuronali (ovvero moderni cervelli virtuali), permetteranno alla scienza e all’umanità di traguardare confini mai visti prima nel corso della storia.
Questi moderni cervelli, come piccoli esseri umani, sono in grado di apprendere, di comprendere e, in futuro, forse, anche di scegliere (libero arbitrio); sono addestrati per perseguire uno scopo specifico e i domini di interesse tecnologico sono davvero infiniti! L’AI è uno strumento, e come tale, può essere utilizzato per qualsiasi finalità… noi tutti ci auguriamo che sia sempre per il bene e mai per altri scopi.
A mio parere, tale progresso è paragonabile solo all’invenzione dei transistor o all’OOP, elementi fondanti di una moderna tecnologia elettronica e del software che ha davvero plasmato il futuro della civiltà.


Dove siamo ora
Attualmente l’industria ha messo a disposizione dei consumatori dei servizi a pagamento che permettono a qualsiasi utente di dare libero sfogo alla propria immaginazione; mi riferisco in particolare a quello che viene naturalmente chiamato AIGC (Artificial Intelligence Generated Content), ovvero a contenuti generati mediante l’uso dell’intelligenza artificiale quali testi, traduzioni, file video, immagini e tanto altro. Questi strumenti saranno la base di un nuovo modo di lavorare, di interagire e confrontarsi su scala planetaria, in tutti i settori lavorativi.
In questo caso il modello AI utilizzato diventa il consulente personale specializzato che accompagnerà il lavoratore nelle sue quotidiane attività, in ogni ambito… per tradurre un testo da mandare oltre oceano, per tradurre un articolo nella propria lingua casomai non fossimo ferrati al punto giusto, per generare un’immagine da inserire in qualche luogo nel web oppure per creare Arte in ogni sua accezione digitale.
Ma l’AI non dispone solo di modello AIGC per l’utenza commerciale: esistono intere branche della scienza (per pochi addetti di settore) che implementano modelli specializzati che permetteranno a medici, ingegneri e ricercatori di vedere cose che in precedenza non si sarebbero mai percepite; il calcolo parallelo permetterà di ri-analizzare basi di dati gigantesche nelle quali sono archiviati saperi e conoscenze raggiunte dalle più brillanti menti del mondo e di poterli correlare fra loro, ovvero di creare un path scientifico cncreto che dia una risposta realisticamente efficace a quesiti rimasti nel cassetto da decenni.


Dove arriveremo nel breve periodo
Diciamo che una delle novità che immagino per il breve periodo sarà sicuramente l’apertura di nuovi settori di mercato AIGC Oriented, ma per l’industria si porranno le basi per un nuovo e prezioso filone commerciale, un po’ come avverrà per le terre rare. Nell’ICT comincerà la guerra al ribasso per la vendita dei D-Brain (Digital Brains).
Per ora diciamo che ci fermeremo qui… questo è solo un accenno di quello che probabilmente averrà.

A.S